3 aprile 2020
Oggi è stata resa nota sui social network l’esistenza di un gruppo Telegram, con oltre quarantamila iscritti, chiamato “Stupro tua sorella 2.0”; oltre allo scambio di immagini di ragazze, anche minorenni, senza la loro autorizzazione, in intimo o nude, ci sono anche messaggi di incitamento alla violenza, al femminicidio e allo stupro.
Un esempio?
“Le femmine sono soltanto carne da fottere e stuprare, da sbattere in rete punto e basta”.
Oltre a molti altri di questo tipo, ce ne sono anche alcuni razzisti e omofobi:
“Qui solo ragazze italiane”.
“Ma levatevi dai coglioni froci” (riferito ai maschi definiti “moralisti” perché hanno espresso il loro disprezzo nei confronti di questa sottospecie di esseri umani).
Tralasciando la totale assenza di punteggiatura e altri vari errori che già rivelano il livello culturale notevolmente basso di queste persone, leggere certe cose ancora oggi lascia veramente a bocca aperta: offese alle ragazze straniere e utilizzo della parola “frocio” come se fosse un’offesa? Incitamento allo stupro e alla violenza? Richiesta di scambio di foto di dodicenni? Padri che mettono in vendita le figlie? Sul serio?
Siamo nel 2020. Ora basta.
È sacrosanto diritto di ogni donna poter postare quello che vuole senza la paura che qualche pazzo maniaco sfrutti le sue foto per soddisfare qualche sua perversa voglia, come è un diritto poter indossare una minigonna e camminare per strada di sera senza paura.
Difficile commentare in qualche maniera queste atrocità.
Fate solo schifo. Tanto, tanto schifo.
Copertina: https://images.app.goo.gl/K6YVSwBBWrFGfXRh7
Una volta ha scritto un tema di dodici colonne ma per questo non la giudichiamo male, vuole fare la neurochirurga infatti scrive come se avesse un bisturi al posto della penna. Le sue passioni vanno a periodi e passa dagli YouTuber agli attori americani in meno di settimana, è una Grifondoro e un correttore automatico (a volte violento).