La paura, che cosa strana parlarne a 15 anni, non ci avevo mai pensato prima, seriamente, e credo che ce ne siamo molte, ma quelle che più mi restano impresse sono un paio: la paura di perdere persone che amo, come mia madre, è come se perdessi un tassello, l’unico punto di riferimento della mia vita… mi immagino al mezzo di un viottolo buio senza avere l’indicazione dell’itinerario… mi sentirei persa. Un’altra paura che mi tormenta è quella di crescere, proiettarmi in una vita futura con responsabilità familiari e lavorative, con molti impegni, ma riuscendo sempre ad organizzare il tutto. Ho la paura di Peter Pan, come lui, non voglio diventare grande, perché sto bene nella mia irresponsabilità, con la spensieratezza di vivermi il qui e ora. Senza pensare poi alle conseguenze, senza razionalità, ascoltando solo le emozioni del cuore. Ho paura di non essere all’altezza di rispecchiare i canoni dell’essere donna matura e responsabile, ma passo passo non mi accorgerò nemmeno di aver messo su peso e centimetri. Ho solo paura che arrivi quel momento.
#Yuugen è la bellezza nascosta, il fascino delle cose in penombra che non si riescono a comprendere perfettamente. Yuugen è la nostra rubrica che con pochi scatti e qualche frase cerca la bellezza dentro volti e paure, storie e amori
Adora la matematica e infatti vorrebbe fare la giornalista, vive a Legri ma nega di conoscere la Laura, progetta delle rapine in banca guardando La casa de papel e scrive film con la Sara ma non ne ha ancora finito uno. Sogna di andare in Kenia per mettere pace tra i leoni e le gazzelle e nel frattempo anche aiutare i bambini che soffrono la fame e la povertà.