Oggi é risaputo sia il giorno più pauroso dell’anno… Chi non ha paura di zombie, fantasmi, streghe e vampiri? Esistono paure che non sono molto comuni, che talvolta risultano bizzarre e altre volte contraddittorie.
1.PAPAFOBIA
Non tutti condividono le idee del papa o della Chiesa, ma chi avrebbe mai pensato che qualcuno potesse avere la fobia di qualsiasi oggetto con connotazioni papali.
2.BAROFOBIA
Avete mai mai pensato o avuto la sensazione che ala forza di gravità vi stesse schiacciando? Se la risposta é “sì” forse avete la Barofobia. Sicuramente prima di Newton nessuno aveva questa paura
3.PELADOFOBIA
Questa paura appartiene a chi ha la fobia delle persone calve. Attenzione: tenersi a debita distanza da Michele!
4.TUROFOBIA
Quanti di voi non piace il formaggio? Avete però mai pensato di avere questa fobia? Eh sì la turofobia é la paura che porta malessere alla visione del formaggio
5.XANTOFOBIA
Se soffri a vedere un bel girasole giallo potresti avere questa paura, la fobia del colore giallo.
6.OMBROFOBIA
Chi ha questa fobia probabilmente ha sempre un ombrello a portata di mano e quasi sicuramente non vive a Londra, chi soffre di questa fobia infatti ha paura di bagnarsi con le gocce di pioggia
7.TRISCAIDECAFOBIA
C’é chi preferisce i numeri pari a quelli dispari, chi ha un numero fortunato e magari anche uno sfortunato. Esistono però anche le persone che hanno la fobia del numero 13
8.HIPPOPOTOMONSTROSESQUIPEDALIOFOBIA
Chi ha questa paura certamente non potrà mai dichiarare di averla, perché si tratta della paura nel pronunciare parole lunghe
Ora sta a voi raccontarci la vostra più grande paura oppure dirci se la vostra fobia é una di quelle elencate nell’articolo.
Buon halloween a tutti nostri lettori!
Adora la matematica e infatti vorrebbe fare la giornalista, vive a Legri ma nega di conoscere la Laura, progetta delle rapine in banca guardando La casa de papel e scrive film con la Sara ma non ne ha ancora finito uno. Sogna di andare in Kenia per mettere pace tra i leoni e le gazzelle e nel frattempo anche aiutare i bambini che soffrono la fame e la povertà.